Maggio: "Conte copia Mazzarri per vincere: il nostro allenatore è stato il primo a presentare il 3-5-2"

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 Caro Maggio, ha chiesto scusa ai suoi compagni bianconeri in azzurro per non aver partecipato alla (loro) incoronazione dopo la partita di Supercoppa a Pechino?
«No, non abbiamo parlato di questo».

Buffon ha detto che non è colpa vostra... 
«Per me è tutto dimenticato, ho voltato pagina, si deve guardare avanti».

Ma perché quel comportamento tutt'altro che esemplare per i bambini? 
«Non eravamo arrabbiati per la sconfitta. Contro una grande squadra come la Juve ci può stare. Non siamo riusciti a comprendere l'espulsione di Pandev, l'episodio che ci ha messo fuori gioco. Ma chiudiamola qui».

Tutto lascia prevedere che per lo scudetto sarà lotta tra Juve e Napoli. Figuriamoci quello che potrà succedere dopo Pechino... 
«È da anni che le due squadre si contendono qualcosa di prestigioso, non vedo pericoli di tensione. Sarà una sfida esaltante, anche se sulla carta loro hanno qualche cosa in più».

Napoli da scudetto o manca qualcosa? 
«Ci siamo quasi, la squadra è competitiva, si può provare a metterli in difficoltà. Intanto per vincere hanno copiato Mazzarri».

Scusi, ma cosa intende? 
«Che il nostro tecnico è stato il fautore del 3-5-2. È stato il primo a presentarlo nel nostro campionato. La Juve e le altre l'hanno preso come compagno d'avventura».

Intanto si trova in mezzo a tanti giocatori bianconeri. Come va? 
«Splendidamente, prima che campioni sono ragazzi straordinari, uomini veri. Perché fanno di tutto per facilitare il compito, non solo con me. Queste cose non si dimenticano, li ringrazio. Ci toglieremo parecchie soddisfazioni, come all'ultimo Europeo».

Anche lItalia con il 3-5-2. Lo trova giusto? 
«È il modulo che preferisco, lo pratico da 6 anni. È molto dispendioso, ma può dare delle soddisfazioni. Cè bisogno di due fludificanti che corrono su e giù per la fascia. Non so se sia giusto, ma è il modulo che che in questo momento si sta adottando di più».

Lavezzi, grave perdita: non trova?
«Sicuro. Ma sono pronto a scommettere su Insigne che gli somiglia molto».

Differenza tra i due? 
«Il nuovo compagno è più freddo in zona gol, mentre l'argentino spesso sbagliava dopo aver saltato tutti i difensori avversari».

Fonte: Tuttosport (articolo a firma di Camillo Forte)

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