Bidone dell'anno: vince Martinez

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Ecco la classifica, notare come gli juventini negli ultimi anni sono sempre presenti e, almeno qui, bravissimi a primeggiare...

10) Davide Santon
(dall'Inter al Cesena in prestito) - Se Nagatomo è stato un acquisto tutto sommato positivo per l'Inter, che probabilmente non se ne priverà anche per la prossima stagione, 7 presenze al Cesena non possono bastare all'ex enfant prodige nerazzurro per provare di essere tornato sui binari giusti. Dalla nazionale alla panchina cesenate, il passo è breve ma doloroso.


9) Marco Motta (dall'Udinese alla Juventus per 5 milioni) - "E' un giocatore da Juve", si ostina a ripetere Gigi Delneri, ma forse anche lui non crede più alle proprie parole. Ha tante chance di giocare e dimostrare di essere all'altezza della situazione, ma difficilmente le sfrutta: troppa irruenza, poca difesa. Non trova il feeling con la tifoseria, che spesso lo prende di mira. In partenza?


8) Sokratis Papastathopoulos (dal Genoa al Milan) - Esordio da dimenticare e poi poca ribalta per il giovane difensore greco, che paga il salto da una squadra dove era stato grande protagonista a una grande, dove il posto ce lo si guadagna soprattutto tenendo la propria posizione. Missione non riuscita a Cesena, dove Bogdani sembra un fenomeno e a Napoli (ricordate il gollonzo di Lavezzi?). Via o in prestito? Difficile che il Milan possa puntare nuovamente su di lui.



7) Philippe Coutinho (dal Vasco all'Inter per 4 milioni) - Come bruciare un giovane promettente. L'Inter alla frutta del post-Mourinho si affida a lui per ripartire. Troppo presto, ma dopotutto il povero Benitez non aveva troppe altre alternative. Il classe 1992 brasiliano ha i colpi, ma deve ovviamente disciplinarsi dal punto di vista tattico: andrà in prestito, gli serve.



6) Eduardo dos Reis Carvalho (dallo Sporting Braga al Genoa per 4 milioni) - Ma chi gliel'ha fatto fare di lasciare il Braga, che sarebbe diventato poi la squadra finalista di Europa League, e di raggiungere Genova? Questo è ciò che si chiedono i tifosi del Grifone, che rimpiangono in massa Marco Amelia. Eh sì che il Portogallo con il lui in porta ai Mondiali ha subito un solo gol...



5) Cristiano Lucarelli (dal Livorno al Napoli in prestito) - Walter Mazzarri l'ha voluto fortemente, pensando che fosse in grado di dare un apporto al suo Napoli, soprattutto all'interno dello spogliatoio. Fuori 4 mesi per infortunio, non riuscirà mai a soddisfare le aspettative. 8 scampoli di partita, zero aiuti agli azzurri. Senza particolari conseguenze sulla stagione, fortunatamente.



4) Massimo Maccarone (dal Siena al Palermo per 4,5 milioni; alla Sampdoria per 3) - Che dire? Sfortunato. Cambia squadra nei momenti sbagliati: tanta panchina a Palermo, tanto campo, ma pochi risultati nella Samp, che affonda in B. A gennaio aveva rifiutato il Cesena "perché lotta per non retrocedere e non mi interessa". Evidentemente la lotta, quest'anno, non era nelle sue corde.


3) Federico Macheda (dal Manchester United alla Sampdoria) - Altro grande flop sampdoriano: arriva probabilmente nel momento peggiore e nella squadra meno adatta, ma il suo contributo alla barca blucerchiata è pari a zero. 16 presenze e un gol, in Coppa Italia. Se questo è il futuro del calcio italiano...Speriamo sia soltanto un passaggio a vuoto il suo.


2) Didac Vila Rosselló (dall'Espanyol al Milan per 3 milioni) - Non sempre si può azzeccare l'acquisto giusto. Il Milan a gennaio preleva il 21enne catalano su consiglio di Mino Raiola, che promette "Diventerà un ottimo terzino". Siamo rimasti a quelle parole: sul campo infatti finora il ragazzo non si è mai visto.


1) Jorge Andrés Martínez (dal Catania alla Juventus per 12 milioni) - Da El Malaka a El Lumaca nel giro di una stagione: di gran lunga l'acquisto più sbagliato della stagione juventina. Il giocatore che a Catania aveva fatto sfraceli non è mai arrivato a Torino, bloccato da infortuni ed errori di valutazione. Ma è una punta o un'ala? O nessuno dei due? Mah, chi lo sa...

fonte: EuroSport.it

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