Conosciamo meglio Reto Ziegler

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Data di nascita: 16 gennaio 1986
Nato a: Ginevra (Svi)
Nazionalità: Svizzero
Status: Comunitario
Ruolo: Terzino/Centrocampista sinistro
Provenienza: Sampdoria


C’è un dato dal quale inevitabilmente partire per descrivere il calciatore: nella stagione appena conclusa è risultato essere il quinto in assoluto per numero di cross realizzati e il primo tra i difensori. E’ un biglietto da visita importante, che lo descrive più di mille altre parole. E’ dotato inoltre di una tecnica da centrocampista, un piede (il mancino) molto “educato” (specialità della casa) e a ciò abbina la capacità di battere calci d’angolo e punizioni, anche a giro. Ziegler è infine in grado, come vedremo, di giocare nello stretto e a due con un compagno, un surplusnotevole per un terzino.

Procediamo con ordine. Il ragazzo (è un classe ‘86, ancora relativamente giovane) ha iniziato la sua carriera come centrocampista esterno, anche offensivo, abbinando da sempre ottima tecnica e buona progressione. In Italia, alla Sampdoria, è stato di fatto ignorato da Walter Mazzarri che gli ha preferito a lungo il più esperto Pieri (!), mentre ha conquistato un posto da titolare grazie a Gigi Delneri che, dalla stagione 2008/09, l’ha spostato con ottimi risultati proprio nel ruolo di terzino sinistro. Dopo un periodo di apprendistato il ragazzo ha dimostrato di poterci giocare tranquillamente, in quel ruolo, grazie soprattutto al suo essere molto intelligente tatticamente e all’effettuare quasi sempre buone letture difensive (soprattutto sulle diagonali e sui tagli senza palla). Certo, se puntato in uno contro uno senza aiuti può mostrare delle lacune (comunque non siamo ai livelli di Motta e Grosso, tranquilli) e necessita, per questo, di un centrale al suo fianco che sappia “recuperare” e chiudere le sue eventuali sbavature, ma – a dirla tutta – il mercato non è che offrisse poi difensori tanto più concreti (che ovviamente abbinassero le sue già citate doti offensive, importanti).

Ci dovrà lavorare, Conte, proseguendo quanto già iniziato proprio dal suo predecessore in bianconero Delneri, ma i margini di miglioramento ci sono. Negli schemi del tecnico di Aquilea Ziegler sarebbe risultato perfetto (non a caso, diciamolo, è lui che ne ha chiesto l’acquisto, perfezionatosi a maggio ma con un corteggiamento durato un anno intero), essendo un terzino di spinta e supporto per le azioni d’attacco. Come illustrato nella scheda tatticarealizzata da Barcellona, Conte preferisce in genere – almeno questo ha fatto vedere finora – dei terzini meno propositivi o comunque con compiti tattici differenti. Ci sono alcune situazioni, però, evidenziate nelle diapositive seguenti, dove le sue caratteristiche torneranno molto utili anche al tecnico leccese.

Nel primo esempio è illustrata una situazione di contropiede in cui Reto mette in mostra la sua velocità e la capacità di aggredire gli spazi nelle ripartenze. Il doriano Biabany, uno dei calciatori più veloci del nostro campionato, riceve palla al limite dell’area dagli sviluppi di un corner difensivo e parte a tutta velocità in avanti; Ziegler (nel cerchietto) lo affianca e riesce a tenere il passo fino a ricevere palla e crossare dal fondo.

Nel secondo esempio invece è raffigurata una delle situazioni tattiche spesso utilizzate dalla Sampdoria per sfruttarne le qualità nei passaggi. Si tratta di un gioco a due con l’ala sinistra che scende a ricevere palla, la tocca di prima verso Ziegler (nel cerchietto) e, girandosi, aggredisce immediatamente gli spazi dettando il passaggio in verticale. Reto è tranquillamente in grado di servirlo anche così (questa situazione sarà molto apprezzata e sfruttata da Conte).

Sono infine altre due le “armi” a disposizione del calciatore, molto importanti. La prima è la capacità di battere in maniera egregia i corner (da entrambi i lati) e calci di punizione (anche direttamente in porta, di potenza o a giro), la seconda è il buon tiro da fuori.

Impressioni finali: fosse stato ancora al timone dei bianconeri Gigi Delneri, probabilmente sarebbe stato l’acquisto migliore possibile nel ruolo. Con Conte risulteranno sicuramente utili le sue qualità tecniche e la sua freschezza atletica e, visto che comunque il mercato non è che offra grandi alternative, il suo resta un acquisto sicuramente azzeccato e importante, soprattutto se si considera che è avvenuto a parametro zero. Reto è un terzino “fatto e finito”, nonostante la giovane età, e rappresenta a mio avviso un upgrade nel nostro roster (potenzialmente De Ceglie può giocare allo stesso livello). Nella stagione appena conclusasi lo svizzero non ha avuto modo di mettersi in mostra come con Delneri, ma c’è da considerare anche il fatto che fosse in scadenza e avesse deciso già da qualche mese di non rinnovare: non è facile in quelle situazioni (e con la testa già altrove) rendere al meglio. Arriva alla Juventus al momento giusto della sua carriera. Si tratta di un discreto terzino (dai piedi buoni) che andrà probabilmente a sostituire Fabio Grosso (con uno stipendio addirittura inferiore, pare) e non si può quindi non considerare quanto effettuato da Marotta e Paratici come una buona operazione. Non è un campione, ma nel ruolo – sul mercato – non ce ne sono (l’alternativa più valida probabilmente era il nigeriano Taiwo, finito al Milan ma da extracomunitario). Giudizio positivo, perciò, con tanta curiosità su come il nuovo allenatore riuscirà a gestirne le caratteristiche migliori citate nell’articolo abbinate alle accortezze difensive necessarie.


fonte: Uccellinodidelpiero.com

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