Data di nascita: 16 gennaio 1984
Nato a: Adligenswil (Svi)
Nazionalità: Svizzera
Status: Comunitario
Ruolo: Terzino destro
Provenienza: Lazio
Premessa: per la realizzazione di questa scheda ci si è affidati ad un numero ovviamente limitato di partite visionate. Le immagini sono tratte dalla gara della passata stagione contro la Juventus (a Torino). Per ragioni di spazio, inoltre, non sono state inserite note biografiche approfondite, essendo peraltro comodamente reperibili altrove, nel web.
Lichtsteiner è un terzino destro offensivo che si fa valere nella fase difensiva ma che esprime il meglio del repertorio quando la propria squadra è in possesso di palla: grazie alla sua grande facilità di corsa e alla sua velocità, risulta spesso essere un’attaccante aggiunto coprendo l’intera corsia sia in difesa che in attacco, spesso e volentieri arrivando fino al fondo. E’ uno dei migliori crossatori (così come il connazionale Ziegler, anch’egli acquistato dalla Juventus) per precisione e frequenza del nostro campionato.
La Lazio 2010/11 ha basato gran parte del suo gioco offensivo sulla presenza contemporanea in campo di tre giocatori fondamentali: Ledesma, Hernanes e Lichtsteiner. Il primo, regista classico, molto abile nelle verticalizzazioni, spesso arretrava nella trequarti difensiva per prendere palla direttamente dai difensori e impostare il gioco; fondamentale, a quel punto, era proprio il movimento del terzino, che immediatamente saliva (anche ben oltre la metà campo, in maniera sempre molto “aggressiva”) offrendo sempre una corsia di passaggio preferenziale. Non solo: quando non poteva direttamente ricevere sulla corsa, lo faceva dopo che il trequartista esterno destro della squadra, di solito appunto Hernanes, arretrava a fargli da sponda.
Di seguito due esempi grafici: nel primo è possibile ammirare quanto alto giocasse l’anno scorso Lichtsteiner, praticamente da centrocampista aggiunto.
Come potete vedere, l’essere sempre così alto permetteva, tra le tante cose, di portare via un difensore ad Hernanes (in celeste), libero di ricevere.
Nel secondo esempio, simile, Hernanes riceve palla spalle alla porta (specialità della casa), controlla in maniera perfetta, salta il difensore (altra specialità della casa) e serve Lichsteiner, propostosi con decisione in avanti e libero per il cross dal fondo (specialità della casa, anche in questo caso).
Insomma Lichsteiner era un’opzione “fissa” per Ledesma, non limitandosi ad allargarsi per aiutare il regista a smistare in orizzontale la palla, come fanno tanti altri terzini (specie della Serie A), ma continuando aggressivamente ad avanzare fino al fondo, se possibile, e dettando sempre una linea di passaggio in verticale diretta o indiretta (tramite trequartista che arretra a ricevere palla e lo serve).
Nell’ultimo esempio grafico, non uno schema, è possibile ammirare ancora una volta quanto il giocatore sia stato aggressivo, con Reja, nell’aggredire gli spazi. Vedete come trasforma una rimessa laterale in un cross dal fondo.
Nella Juventus che sta nascendo Lichtsteiner troverà un regista addirittura più forte e completo di Ledesma, ossia Andrea Pirlo. Quello che non troverà, invece, è un trequartista atipico che ama partire largo a destra per arretrare a prendere palla, piuttosto che accentrarsi e tagliare dentro. Le caratteristiche di Krasic sono infatti quelle di un’ala vera, che gioca larga, che chiede la palla tra i piedi, che arriva sul fondo per crossare o convergere all’interno saltando in velocità il difensore. Proprio la presenza del serbo potrebbe essere paradossalmente un “freno” per le sgroppate di Lichtsteiner (Hernanes accentrandosi gli lasciava sempre libera la corsia di destra) ma, al tempo stesso, se ben studiata, potrebbe offrire all’esterno ex Cska Mosca un’opzione che l’anno scorso ha raramente avuto a disposizione (Motta nella prima parte di stagione spingeva molto, poi si è eclissato; Grygera e Sorensen per caratteristiche non l’hanno mai fatto), variando il proprio gioco e rendendolo potenzialmente letale per gli avversari.
Discorso “scolastico” come quelli fatti finora: per il 442 (o 424) fatto vedere finora da Antonio Conte a Bari e Siena, Lichtsteiner non parrebbe l’ideale, essendo efficace soprattutto nelle sue sgroppate continue e nelle sovrapposizioni. Al solito, però, non è detto che la nuova Juventus giocherà come le ex squadre del tecnico leccese, quindi il giudizio lo si deve per forza sospendere in attesa di vedere una formazione semi-definitiva impegnata nel precampionato.
Nella Svizzera di Ottmar Hitzfield, Stephan gioca come terzino destro generalmente in un 4231 con Inler e Behrami centrocampisti centrali e con il terzetto formato da Xhaka, Shakiri e Barnetta alle spalle dell’ariete Derdiyok. Gioca più bloccato che alla Lazio, non avendo la Svizzera un regista come Ledesma in grado di verticalizzare e affidandosi molto, per la costruzione del gioco, al quartetto offensivo. Data la lentezza dei due centrali (Senderos e Djourou) e la loro bravura nei colpi di testa, Lichtsteiner svolge però un ruolo fondamentale fungendo di fatto da ultimo difensore durante i corner e le punizioni offensive della Svizzera, per coprire la più ampia zona di campo grazie alla sua velocità ed evitare pericolosi contropiedi. Ruolo, questo, molto delicato negli schemi di Hitzfield e che denota perciò la massima fiducia dell’allenatore.
Senza dubbio, complice anche il calo verticale di rendimento dell’interista Maicon, Stephan è stato, la passata stagione, il terzino destro offensivo dal rendimento più elevato dell’intera Serie A quindi, al di là del discorso economico legato alla spesa per il suo cartellino, si è trattato di un “colpo” a tutti gli effetti. Basta mettersi d’accordo: la Juventus ha acquistato un upgrade potenziale enorme rispetto a Grygera e Motta, e la Lazio ha rivenduto 20 volte tanto (complimenti) un calciatore pagato poco più di 500 mila euro. Non è chiaramente con questo tipo di acquisti che Marotta può ambire a strappare la palma di miglior operatore di mercato (perchè prendere a quasi il costo della clausola rescissoria il miglior terzino per rendimento della passata stagione non deve essere difficile…. basta firmare l’assegno) ma, ragionando esclusivamente dal punto di vista tecnico-tattico, l’acquisizione dello svizzero, specie se accoppiata a quella del connazionale Ziegler, cambia completamente il volto alla squadra, che per la prima volta dopo (un bel pò di) anni si ritrova con un regista vero (Pirlo) e due terzini di grande spinta.
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