L’estate 2011 di Milos Krasic è partita con ben altre prerogative rispetto a quella precedente. Niente tossine del Mondiale da smaltire, nessuna ansia per il trasferimento da Mosca a Torino, ma vacanze, riposo e Juventus dal primo giorno.
Il serbo ha iniziato la preparazione con i compagni fin dal primo giorno di ritiro di Bardonecchia. Rilassato dopo una lunga sosta di relax passata in famiglia: «Questa pausa mi ha fatto molto bene. Sono stato in Kosovo, a casa mia. Tutti mi hanno mostrato il loro orgoglio per il mio successo. Sono contento perché sto bene e sto svolgendo tutta la preparazione al meglio, sarò pronto per disputare una grande stagione. Spero che questo stato continui per me e per tutta la squadra. Obiettivi? Le ambizioni del club sono importanti, ma questo è solo l’inizio della stagione non voglio sbilanciarmi. Giocheremo partita dopo partite per fare il meglio».
Una stagione che è partita dalla Val di Susa e ora sta proseguendo negli Stati Uniti. Ma anche a Philadelphia la mentalità della nuova Juventus targata Antonio Conte non è cambiata. «Siamo ancora all’inizio – ha proseguito Milos -, ma per adesso tutto va alla grande e non credo che la cosa cambierà. Il mister ha la sua filosofia e noi siamo qui per dare il massimo e fare tutto ciò che si aspetta da noi. Per ora ce la stiamo facendo e stiamo provando a mettere in pratica i suoi dettami, individualmente e come collettivo».
In queste due settimane di lavoro, Krasic ha iniziato a conoscere Conte e le sue idee. Soprattutto quelle che riguardano il suo ruolo sul campo: «Ogni allenatore ha le sue caratteristiche, ma penso che quest’anno saremo più aggressivi in campo. Io sarò più attaccante che centrocampista, questa è la grande differenza rispetto allo scorso anno e per me è l’ideale. Amo attaccare, con tutta la squadra, come un collettivo».
L’altra novità rispetto alla stagione scorsa è l’arrivo di Andrea Pirlo. Dopo tutti gli attestati di stima dei compagni arrivati da Bardonecchia, a Philadelphia si aggiunge quello di Krasic: «Andrea è un fenomeno, ha vinto moltissimo ed è una splendida persona. Trovare tutte queste qualità in un giocatore è fantastico ed è bello giocare con lui. È la prima volta che gioco con un giocatore con le sue caratteristiche, non ho mai visto uno come lui, capace di dare la palla sul piede ad ogni azione».
da juventus.com
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