12 settembre 1993. La Juventus gioca a Foggia nella quarta giornata di campionato. Non è una partita memorabile e terminerà 1-1, con il vantaggio pugliese firmato da Roy al 18’ del secondo tempo e il pareggio di Fabrizio Ravanelli cinque minuti più tardi. Poco dopo il gol, al 29’, “Penna bianca” lascia il campo. E, di colpo, la giornata diventa storia. Perché al suo posto entra un ragazzino di cui si dice un gran bene. E’ arrivato dal Padova, fa parte della Primavera, ma Trapattoni gli ha già messo gli occhi addosso e gli regala il suo esordio in serie A. Si chiama Alessandro Del Piero, ha 18 anni, dei piedi sopraffini e tanta voglia di sfondare. 18 anni dopo, sembra proprio che ce l’abbia fatta...
12 settembre 1993. La Juventus gioca a Foggia nella quarta giornata di campionato. Non è una partita memorabile e terminerà 1-1, con il vantaggio pugliese firmato da Roy al 18’ del secondo tempo e il pareggio di Fabrizio Ravanelli cinque minuti più tardi. Poco dopo il gol, al 29’, “Penna bianca” lascia il campo. E, di colpo, la giornata diventa storia. Perché al suo posto entra un ragazzino di cui si dice un gran bene. E’ arrivato dal Padova, fa parte della Primavera, ma Trapattoni gli ha già messo gli occhi addosso e gli regala il suo esordio in serie A. Si chiama Alessandro Del Piero, ha 18 anni, dei piedi sopraffini e tanta voglia di sfondare. 18 anni dopo, sembra proprio che ce l’abbia fatta...
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