Una Juve tutt'altro che cinica archivia la pratica Novara con qualche patema di troppo a causa delle tantissime occasioni sprecate. Per nostra fortuna Buffon ha tolto dall'angolino il colpo di testa che avrebbe portato il match in parità, evitando così complicazioni impreviste. Detto questo, gli uomini di Conte non hanno deluso le aspettative di gioco che, dopo le ultime due deludenti stagioni, i tifosi sono tornati, finalmente, ad avere. Quagliarella ha ritrovato il gol a un anno di distanza dall'ultima gioia e Del Piero ci è andato molto vicino. Nell'ultimo impegno prima di Natale, laddove 13 anni fa si infortunò gravemente, chissà che il nostro Capitano non torni a gonfiare la rete. Il derby piemontese ha seguito la falsariga del precedente incontro casalingo contro il Cesena, con la differenza, non da poco, di aver subito sbloccato il risultato. Sembrava il preludio ad una possibile goleada, ma un pò troppa imprecisione ha tenuto in bilico il punteggio fino alla rete doppiamente liberatoria (per lui e per tutti noi tifosi) di Quagliarella al 75°. Ora ci tocca quella che avrebbe dovuto essere la prima di campionato (e chissà come sarebbe andata): la trasferta di Udine, contro una squadra tosta che ha sempre vinto tra le mura amiche subendo solo due reti a risultato acquisito. Superare indenni anche questo scoglio vorrebbe dire aver eretto un muro portante della nuova solida casa che Conte e la rosa di questa stagione stanno tentando di costruire, dopo gli ultimi fragorosi crolli. Manca ancora un piccolo sforzo per arrivare alla pausa invernale in testa ed imbattuti e, come affermato nei giorni scorsi da Chiellini, sarebbe un peccato mancare questo obiettivo, fondamentale a livello psicologico per ripartire con lo stesso piglio nel nuovo anno. Forza Juve, noi ci crediamo.
Roberto Nappi
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