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La Juventus cancella i dubbi lasciati la scorsa settimana in seguito al match pareggiato in casa con Cagliari, battendo a Bergamo, campo dove solo il Milan finora era riuscito a vincere, l'Atalanta per 2-0, ottenendo così il platonico titolo di "Campione d'inverno". Gli uomini di Conte hanno giocato una grande gara, soprattutto sotto il profilo dell'atletismo e dell'intensità, soffrendo poco o nulla i bergamaschi, che hanno impensierito Buffon soltanto con qualche contropiede. La formazione bianconera scende in campo con l'ormai collaudato 4-3-3, con De Ceglie, apparso in buona forma nel match della scorsa settimana contro il Cagliari, confermato sulla corsia difensiva di sinistra. A fare posto al valdostano è Bonucci, che siede in panchina, con Chiellini spostato al centro della difesa al fianco di Barzagli. Per quanto riguarda l'attacco, Matri vince il duello con Borriello, e parte dunque titolare insieme con Vucinic e Pepe. nell'Atalanta, invece, rientra Maxi Moralez, ai box da circa un mese, che va ad affiancare in attacco il pericolo numero uno per la difesa bianconera, German Denis. La Juve si rende subito pericolosa, e va al tiro al 3' con Matri, che, servito benissimo da Pepe, mette alto sopra la traversa della porta difesa da Consigli. Al 10' rispondono i bergamaschi: Bonaventura calcia di controbalzo su sponda di petto di Denis, trovando la facile parata di Buffon. Passa un minuto la Juve va vicinissima al gol del vantaggio con Barzagli, che coglie il palo con una bella girata di sinistro su cross di Pepe in seguito agli sviluppi di un calcio piazzato. Il match è molto intenso, giocato a grandi ritmi da entrambe le squadre, e al 19', sempre con Bonaventura, l'Atalanta prova a far paura a Buffon: il centrocampista nerazzurro, pescato da Schelotto, trova un tiro troppo debole per far mare al portiere della nazionale. Il finale di primo tempo è a dir poco incandescente: i bianconeri si rendono pericolosi due volte, al 39' con Pepe e al 40' con Marchisio, e colgono un legno clamoroso con Vidal, che colpisce la traversa con una sventola dai 30 metri, mentre l'Atalanta chiude il tempo con una bellissima girata, che si spegne però a lato della porta juventina. Il primo tempo, dunque, si conclude a reti inviolate, anche se le occasioni da gol non sono certamente mancate. Nella ripresa Juve subito in avanti: al 47' Matri non sfrutta a dovere un bel cross di De Ceglie, mettendo il pallone fuori. La squadra di Conte preme, e al 54' passa: su un cross di Pirlo dalla trequarti Lichtsteiner riesce a liberarsi della non perfetta marcatura di Bonaventura, e di testa fa secco Consigli sul suo palo. Il vantaggio riesce a galvanizzare ulteriormente i bianconeri, che al 62' vanno a un passo dal 2-0 con Matri, che, sfruttando un errore di Ferri, cerca il pallonetto a sorprendere Consigli, mettendo però fuori in malo modo. Al 69' Conte, dopo aver sostituito Marchisio con Giaccherini ad inizio ripresa, si costretto a sostituire Pepe, infortunato, e a mettere dentro Marrone, con l'ex giocatore del Cesena che si porta in attacco al fianco di Matri e Vucinic. In questa fase del match la Juve semrbra controllare al meglio l'incontro, non correndo particolari pericoli, e rendendosi anzi pericolosa ancora una volta con Matri, che va al tiro dopo aver triangolato con Vucinic: Consigli para agevolmente la conclusione dell'ex cagliaritano. Colantuono decide di togliere Schelotto per dare spazio a Ferreira Pinto, ma l'ingresso del brasiliano in campo non cambia le sorti della partita, che resta saldamente in mano ai bianconeri: all'80 Marrone si rende pericolosissimo, andando al tiro dovo aver scambiato con Matri, e un minuto dopo mette il sigillo sul match con GIaccherini, che, imbeccato da un gran tocco di Marrone, calcia al volo, fulminando Consigli. Il 2-0 ha praticamente distrutto il morale dei nerazzurri bergamaschi, che non riescono più a reagire, tant'è vero che Conte decide di togliere Vucinic, apparso un po' stanco nel finale, per sostituirlo con Bonucci, e blindare così la difesa. I quattro minuti di recupero concessi dall'arbitro passano senza sussulti, e i bianconeri escono dal campo vincitori e con merito, ottenendo tre punti importantissimi in chiave scudetto: il Milan, seppur con una partita in meno, è adesso a 4 punti dagli uomini di Conte, che sono imbattuti da ormai 20 partite ufficiali. E sono campioni d'inverno. La Juventus non ha vinto nulla, sia chiaro, e rilassarsi adesso è praticamente impossibile, però, per tutti i tifosi bianconeri sentire accostate quelle tre parole alla propria squadra, dopo anni vissuti a vedere le altre lottare per il titolo da lontano, sarà una gran bella sensazione, a prescindere da quello che potrà accadere da qui a fine stagione
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