LA FIGC E IL RAZZISMO

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Io sono il primo a condannare il razzismo, per me non c’è differenza alcuna tra nessuna razza che popola il pianeta, se mai le differenze sono nelle differenti opportunità che ha un popolo rispetto ad un altro, ci sono persone più fortunate e persone meno fortunate questa è l’unica differenza. Molti calciatori  provengono da paesi dove oggettivamente le opportunità sono minori che in altre parti el mondo , per un ragazzo affricano o di una favela brasiliana saper giocare bene a clacio è un modo , una opportunità di cambiare la propria vita.
Premesso quanto sopra, negli ultimi anni la FIGC ha assunto una posizione molto politically correct nei confronti del razzismo nel calcio italiano, tolleranza zero per cori e/o striscioni razzisti, bene anzi benissimo però non sarebbe il caso di valutare e distinguere quello che è lo sfottò da stadio dai comportamenti realmente razzisti? Non è che per caso si stia cadendo nel razzismo alla rovescia?
La presa di posizione della FIGC di fatto consente di offendere come e quanto si vuole un calciatore di entnia caucasica mente punisce al primo coro di derisione intonato nei confronti di un giocatore di differene etnia, io credo che anche questa sia una forma di razzismo, perchè implicitamente si differenziano le razze e si considera inferiore il giocatore di colore che a prescindere va protetto.
Ma veniamo al concreto, se lo stadio canta “Etò...Etò ti hanno visto vendere rose nel metrò” questo è razzismo e la società ospitante paga un’ammenda come è giusto che sia, ma se nello stadio compare lo striscione “Pessotto simulatore. Si è buttato o era rigore” oppure “10 100 1000 Heysel” questo non è razzismo ed è accettato dalla FIGC perchè Pessotto ed i morti del Heysel hanno la pelle bianca e nessuno paga una multa, nessuno si scandalizza per questi insulti.
Personalmente credo che il primo caso sia un comune sfottò da stadio e solo un imbecille possa ritenere questo un coro razzista, nel caso degli striscioni o cori contro Pessotto e le vittime dell’Heysel  si insulta il dramma di una persona ed il dolore di 26 famiglie e perdonatemi questo è molto ma molto più grave, indegno, vigliacco e sudico che i mille cori così detti razzisti.
Ci sono tante forme di razzismo, a mio avviso, la forma più subdola è appunto quella di adottare pesi e misure differenti tra un bianco ed un nero, Pessotto, Maicon, Balotelli o Totti sono prima di tutto persone e meritano lo stesso rispetto questo concetto però sembra sia avulso alla FIGC che ignora gli insulti vili ed indegni nei confronti di Pessotto e dei morti del Heysel e punisce solo le esternazioni, di cattivo gusto, contro i calciatori di colore.
Concludo con una considerazione, non è forse che anche l’applicazione delle norme contro il razzismo sia discriminatoria, se si insulta uno Juventino, a prescindere, non c’è nulla di male.

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