Ma il problema non era Vinovo?

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28 marzo 2012 - La Juventus si affaccia a questi ultimi mesi di campionato, tra le mille ansie del caso, e una sola certezza: infortuni zero. Attualmente Antonio Conte può fregiarsi del titolo di miglior total trainer in circolazione: è riuscito, in men che non si dica, a ridare un'identità a tutto l'ambiente, una forza mentale che mancava da troppo tempo per gli standard ai quali erano abituati i tifosi juventini; a parte la stagione in serie b nel 2006/07, non si vedeva così tanta forza fisica e mentale dai tempi della mondialJuve 2006.
C'è da sottolineare il post Calciopoli, tra il 2007 e 2011, anni costellati da prestazioni all'insegna del paradossale: nel momento clou della stagione, in particolare nel 2008 e nel 2009, la raffica di infortuni ha impedito il tanto sperato salto di qualità, l'affermazione insomma ad alti livelli che i tifosi si aspettavano; da qui le critiche, prima Vinovo, poi la scarsa motivazione dei calciatori, poi Del Piero, che pretendeva sempre di giocare, togliendo spazio a chi meritava di più per anagrafica e prestazioni migliori delle sue.
Da quest'inizio di campionato, sicuramente lo staff tecnico ha fatto la differenza; senza nulla togliere che la Juventus quest'anno non partecipa alle competizioni europee, ed ha avuto anche più tranquillità nel preparare un match, ma ha dalla sua che fino a questo momento se si trova in classifica dove le compete è anche merito degli scontri diretti. Allora la domanda sorge spontanea, perché Capello nel 2006 preferì rimanere al Sisport anziché spostarsi a Vinovo, che dopo anni di calvario ( 140 infortuni, il 70% di natura muscolare ) è stato scagionato dai risultati della stagione attuale? Intanto Ranieri (stagioni alla Juve: 3, precisamente 2007,2008 e 2009) è stato esonerato per l'ennesima volta, e Deschamps (annata trionfale in serie B) si trova ai quarti di Champions... Fate voi.
NICOLA COCOLA

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