BUONSENSO - La doppia omessa denuncia avrebbe potuto portare a una pena molto più consistente per l’allenatore salentino, che scansando il rischio di un deferimento per illecito si era già tirato fuori da una situazione delicatissima. Al patteggiamento si è arrivati attraverso la via del buonsenso e del compromesso. E’ chiaro che sarebbe stato meglio per Conte, ma non solo, affrontare per intero il giudizio del tribunale sportivo e difendere a spada tratta la propria, dichiarata estraneità alle combine di Siena-Novara e AlbinoLeffe-Siena, però il pericolo di incappare in una squalifica più lunga, con tutte le conseguenze del caso, ha sconsigliato questo tipo di atteggiamento. Patteggiare ha significato circoscrive il danno al minimo e non sconvolgere la stagione dei campioni d’Italia. Conte potrà lavorare ogni giorno a Vinovo, come sempre ha fatto l’anno scorso, ma non potrà sedersi in panchina. In considerazione del fatto che nella prima tranche del campionato ci sono due sfide di vertice (Juventus-Roma e Juventus Napoli) da giocare a Torino, quindi con la possibilità di avere a disposizione un posto “strategico” allo Stadium, il danno sarebbe circoscritto.
Fonte : Tuttosport
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