Domani col Chievo il regista e Vidal potrebbero riposare. In difesa Lucio con Bonucci e Chiellini
TORINO, 21 settembre 2012 - E’ il momento di Paul Pogba. Antonio Conte è entusiasta del ragazzino francese e sta pensando di gettarlo finalmente nella mischia del calcio che conta. Per il 19enne gigante di Lagny-sur-Marne è pronto un esordio in campionato da brividi: domani, contro il Chievo, maglia da titolare al posto di Andrea Pirlo. «Mi ha impressionato, è già maturo, ha fisico e visione di gioco da grande centrocampista», ci aveva detto qualche giorno fa Mirko Vucinic. E il baby prodigio strappato al Manchester United, praticamente a costo zero, ha in effetti convinto tutti a Vinovo. Per Pirlo è invece pronto un programma di lavoro mirato per consentirgli di rifiatare e ripartire poi contro Fiorentina, Roma e Shakhtar, gli impegni immediatamente successivi a quello con il Chievo. Troppo importante il genio bresciano per «consumarlo» già a inizio stagione.
Vidal non preoccupa E domani sarà ampio turnover in generale. Obbligato, anzi saggio visto il calendario. Probabile panchina quindi anche per Vidal, uscito malconcio da Londra, colpa di una leggera distorsione alla caviglia destra, «che però non preoccupa più di tanto, lo valuteremo giorno dopo giorno», trapela da corso Galileo Ferraris. Il cileno, tre gol in quattro gare, tornerà utile già a Firenze. E a proposito di cileni, è pronto all’esordio da titolare pure Mauricio Isla, che dovrebbe prendere il posto di Lichtsteiner. In difesa, ballottaggio Lucio-Barzagli, con il brasiliano leggermente favorito. Questo il probabile undici anti Chievo: Buffon in porta; Lucio, Bonucci e Chiellini in difesa; Isla a destra e Asamoah a sinistra; Pogba in regia, Marchisio e Giaccherini interni; Quagliarella e Vucinic in attacco. Bendtner partirà dalla panchina. A livello fisico il danese è pronto, manca ancora qualcosa dal punto di vista tattico, ma non è da escludere che domani sera il 24enne ragazzone di Copenaghen trovi posto in campo almeno per un quarto d’ora.
Fonte: GdS (estratto dall'articolo a firma di Mirko Graziano)
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LA JUVE NON È PIÙ PIRLO-DIPENDENTE: COL CHIEVO RIPOSERÀ
TORINO, 21 settembre 2012 - Il gol di Quagliarella ha fruttato alla Juve mezzo milione di euro, la differenza che c’è da quest’anno tra una sconfitta e un pareggio in
Champions League. L’aspetto economico è tuttavia il meno interessante nel 2-2 contro il Chelsea. Se i londinesi alzavano l’asticella delle difficoltà per una squadra che finora si era misurata soltanto nel calcio italiano, la Juve l’ha scavalcata. «Una grande prova, siamo competitivi», ha commentato Buffon. Da sottoscrivere. Senza esagerare in ottimismo, l’esordio ha dimostrato che i bianconeri hanno tre chiavi per puntare lontano. La prima è la personalità. Era la maggiore incognita con i molti debuttanti in Champions League. Racconta chi è stato vicinissimo alla squadra che per i primi 20’ l’emozione si è fatta sentire però c’è stata la bravura di nasconderla, a parte il frenatissimo Asamoah. Si è visto dall’inizio e si è confermato sul 2-0 che la Juve era andata a Londra con la convinzione di potersi imporre al Chelsea: caratteristica fondamentale in Europa. Echi ricorda l’esibizione londinese della Juve di Capello contro l’Arsenal può capire la differenza tra una squadra che punta sui fuoriclasse ma è fragile nel gioco e una che si sente sicura del proprio modo di giocare. La seconda chiave è la preparazione. Sul piano del ritmo la Juve non ha patito gli inglesi, ha corso di più e dopo il pareggio di Quagliarella aveva ancora l’energia per mantenere il controllo della partita e cercare il gol della vittoria. Quando vuole essere intensa è una squadra difficile da contenere. La terza chiave è l’adattabilità. In Coppa, la Juve degli anni scorsi si perdeva quando gli uomini fondamentali sbagliavano partita. A Londra invece ha sopperito alla evanescenza di Pirlo cambiando l’impostazione del gioco con i difensori che facevano partire la manovra, Vidal e Marchisio che la sviluppavano e con la regia offensiva di Vucinic. Certo, senza la regia di Pirlo (che contro il Chievo probabilmente starà fuori per la prima volta per scelta tecnica lasciando il posto a Pogba) la Juve perde un 20-30 per cento ma in attesa che l’ex milanista si ritrovi, ha la capacità di limitare il danno. Alle ragioni dell’ottimismo si contrappone un solo evidentissimo punto debole: la leggerezza in attacco, la vera carenza a livello europeo rispetto ai grandi club. Il Barça ha Messi, il Real Cristiano Ronaldo e Benzema, il Bayern Mario Gomez, il Manchester United Van Persie, il City Dzeko e Tevez. Insomma la Juve rischia di pagare l’assenza a fianco di Vucinic del top player offensivo che ha cercato e che non può essere Giovinco. Già sabato scatta l’ora di Quagliarella.
Fonte: La Stampa (articolo a firma di Marco Ansaldo)
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Pirlo rifiata, chance Pogba
L'ex rossonero ha giocato 660 in 40 giorni, Conte medita di fargli saltare il Chievo
TORINO, 21 settembre 2012 - Un fuoriclasse, senza dubbio. Uno dei centrocampisti più forti del mondo, e pure su questo aspetto addetti ai lavori, colleghi calciatori e appassionati sono pressoché unanimemente concordi. Nonché un leader indiscusso della Juventus, sia in campo in virtù delle sue qualità sia nello spogliatoio grazie all'indiscusso carisma. Ma non un robot, né un Iron man oppure un automa. Ed è quindi inevitabile che Andrea Pirlo , 33 anni - è di lui, ovviamente, che stiamo parlando - possa necessitare di tirare un po il fiato dopo un avvio di stagione a ritmi altissimi e senza attimi di tregua. Ragion per cui, in seno allo staff tecnico capitanato da Antonio Conte (appunto, il capitano...), si sta ragionando sull'opportunità di concedergli un turno di tregua, domani sera, in occasione della sfida in programma allo Juventus Stadium contro il Chievo.
STAKANOV La prestazione offerta mercoledì sera dal regista bianconero, un po' sottotono rispetto agli standard, rappresenta uno spunto di riflessione che non si può ignorare. Ma ancor meno trascurabili sono i dati, i minutaggi, le statistiche legate alla prima fase di questa stagione. Ebbene, con la Juventus Pirlo ha collezionato 5 presenze su 5 partite (la Supercoppa italiana a Pechino con annessi tempi supplementari, le tre gare di campionato, la sfida di Champions contro il Chelsea). Tutte da titolare, tutte fino all'ultimo minuto: ciò significa un totale di 480 minuti su 480. Cui vanno sommati gli impegni con la Nazionale. Vale a dire i 90 minuti disputati nella sfida contro la Bulgaria del 7 settembre (2-2 a Sofia) e i novanta minuti nella sfida contro Malta, anch'essa valevole per le qualificazioni ai prossimi mondiali, giocata l'11 settembre (2-0, a Modena). Si arriva nientemeno che a quota 660 minuti in 40 giorni esatti, è record. E va bene che lo scorso anno Pirlo ha realizzato uno score da stakanovista assoluto - 41 presenze complessive, tutte da titolare, per un totale di 3.707 minuti -, tuttavia adesso tocca fare i conti anche con gli impegni della Champions, e non si può assolutamente prescindere, in queste occasioni, da un Pirlo al top della forma. Una gestione ad hoc comincia ad essere fondamentale.
NECESSITA' E VIRTU' La partita contro il Chievo, dunque, può essere l'occasione ideale per una piccola pausa. Non perché ci si possa permette di sottovalutare la squadra veneta - anzi tutt'altro, si tratta di una delle poche formazioni, insieme con Genoa e Bologna, che lo scorso anno sono sempre uscite imbattute nelle sfide contro la Juve - ma perché... è quasi inevitabile. Il tour de force della Juventus proseguirà fino ad ottobre, potrebbe essere controproducente continuare a tirare la corda. Peraltro, ragionano in casa Juventus, primo a poi bisognerà giocarla qualche partita senza Pirlo, dunque tanto vale fare degli esperimenti, delle prove calcolate e programmate, onde di farsi trovare impreparati e presi alla sprovvista in caso di qualche contrattempo o squalifica.
OCCASIONE Scalpita, dunque, Paul Pogba . Che pregusta un debutto in pompa magna nel campionato italiano. L'ex Manchester è in lieve vantaggio rispetto a Luca Marrone , che pure avrebbe le caratteristiche per provare a giostrare da alterego di Pirlo (nonostante per necessità Antonio Conte lo abbia proposto come difensore centrale, nella prima di campionato contro il Parma). La curiosità sul francese è molta, così come notevoli sono le aspettative nei suoi confronti: se Alex Ferguson s'è tanto impegnato per provare a trattenerlo a Manchester, un motivo ci sarà pure... Ed è lo stesso che sta inducendo Conte a valutare seriamente di gettare il mediano nella mischia.
Fonte: Tuttosport (articolo a firma di Riva-Vaciago)
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Vidal: è distorsione Pronto per Firenze?
TORINO, 21 settembre 2012 -Allenamento pomeridiano, per la Juve reduce da Stamford Bridge. E nel mirino c'è subito il Chievo. Ieri, attività defaticante per chi ha giocato in Inghilterra, normale lavoro per il resto del gruppo. Per Arturo Vidal distorsione alla caviglia destra: prova a recuperare per la trasferta di Firenze in programma martedì sera. Antonio Conte, proprio per questi impegni ravvicinati, prepara un altro turnover. Possibile il debutto dal primo minuto di Mauricio Isla, che è piaciuto nella parentesi londinese e ha bisogno di mettere minutaggio nelle gambe. Si ripropone anche Emanuele Giaccherini, tra l'altro protagonista in positivo contro il Genoa a Marassi. Da capire il ruolo di Paolo De Ceglie, finito in tribuna a Stamford Bridge, mentre Lucio si propone per far rifiatare Andrea Barzagli. E in attacco, c'è il rebus: Mirko Vucinic, tra l'altro, ha avuto qualche problema sul finire della partita, toccandosi spesso il polpaccio. E martedì c'è la sfida con l'amico Stevan Jovetic...
CHAMPIONS Martedì 2 ottobre la squadra di Conte ospiterà lo Shakhtar Donetsk per la sfida valida per la 2ª giornata del Gruppo E. La prelazione riservata agli abbonati è stata prolungata fino a lunedì 24 settembre. Martedì 25 e mercoledì 26 saranno invece i due giorni riservati ai Premium Member, mentre da giovedì 27 partirà la vendita libera.
Fonte: Tuttosport (articolo a firma di Riva-Vaciago)
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