E bisognava scomodare Fifa e Uefa ??!!!!....

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E’ in corso in questi giorni a Roma, e durerà sino a giovedì, un raduno per gli arbitri internazionali in vista degli ottavi di finale di Champions League ormai alle porte.
Come vi avevamo anticipato nella giornata di ieri, l’occasione è stata presa al volo da Nicchi e Braschi, vertici dell’AIA, per chiedere un parere tecnico a Uefa e Fifa in merito al controverso caso Granqvist verificatosi durante Juventus-Genoa sabato sera, episodio che, di fatto, ha rappresentato la goccia che ha fatto straboccare il vaso della pazienza della dirigenza bianconera dopo i recenti presunti torti subiti a ripetizione dalla Vecchia Signora in campo.
L’ambiguità dei fatti è parecchio evidente, e sembra francamente inaccettabile che un arbitro ancora oggi non sappia come comportarsi, regolamento alla mano, in determinate situazioni che durante una partita del calcio sono all’ordine del giorno. La confusione a riguardo trova perfetta rappresentazione nell’operato dell’arbitro Marco Guida, questi capace di assegnare un rigore alla Lazio contro l’Udinese alla 14.a giornata di campionato, scelta totalmente opposta a quella presa sabato sera allo Juventus Stadium nonostante le dinamiche siano praticamente identiche.
Stando alle ultime indiscrezioni trapelate da Roma e riprese da Gasport, sembra che oggi Pierluigi Collina, designatore Uefa, chiarirà la situazione abbastanza dettagliatamente: un qualunque intervento sul pallone a braccia larghe, che sia in area di rigore o meno e che di fatta faccia aumentare il volume del corpo, sarà considerato fallo, e dunque, a questo punto, se Juve-Genoa si rigiocasse sabato sera il direttore di gara sarebbe tenuto a decretare il penalty.
A saperlo prima si sarebbero potute evitare inutili ed esagerate polemiche.

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