CALCIO MALATO 2 Marotta vs. Moggi

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Siamo fuori della UEFA Champions League e ne siamo usciti perché abbiamo incontrato una squadra più forte di noi il Bayern Munich che ha meritato il passaggio del turno sul campo vincendo in maniera chiara. Da parte nostra non deve esserci nessuna recriminazione verso Antonio Conte e la Squadra, i ragazzi hanno dato il massimo e meritano il nostro rispetto e la nostra gratitudine per aver portato la Juventus tra le 8 prime squadre in Europa. GRAZIE RAGAZZI!!!

Tralasciando la parte prettamente sportiva, oggi leggiamo le dichiarazioni di Beppe Marotta che in buona sostanza ci dice: amici accontentatevi di vincere tanti scudetti ma dimenticatevi ancora per un po’ di anni al UCL, il motivo è semplice non ci sono i soldi sufficienti per acquistare quei giocatori adeguati e necessari per entrare nel Gotha del Calcio Europeo. Perfetto discorso da AD con background da ragioniere però io questa mentalità non la accetto, la contesto perché ogni business ha le sue peculiarità e ogni business necessita Manager specializzati in quel business, i ragionieri vanno bene per delle realtà senza ambizioni ma alla Juventus non è ammesso ne concesso calarsi in una realtà senza ambizioni, la Juventus vive di traguardi sempre più ambiziosi.

Diamo atto a Marotta che la Juventus è inserita oggettivamente in un contesto calcistico depresso economicamente e tecnicamente, un calcio quello italiano che, non mi stancherò mai di ripeterlo, è entrato in coma nel 2006 e seguita in questo stato vegetativo senza dare segnali di risveglio, Marotta però è l’AD della Juventus e come tale penso sia suo dovere fare un’analisi precisa e sviluppare un Business Plan che sia coerente con le ambizioni che deve avere la Società, definire in maniera chiara quali devono essere gli obbiettivi da raggiungere nel breve e medio termine, obbiettivi che per la Juventus non possono limitarsi a vincere tanti Scudetti di un Calcio di secondo piano come quello Italiano .
Se è vero che la Juventus è parte del sistema calcio italiano è altresì vero che tra il resto del Calcio Italiano e la Juventus le differenze sono innumerevoli . La Juventus ha dei doveri verso i suoi azionisti e i suoi sostenitori ed è appunto questo quello che Marotta deve intendere e deve lavorare in maniera totalmente distinta e differente rispetto ai dirigenti delle altre squadre , per semplificare Marotta deve smettere di fare il Marotta ed iniziare a fare il Moggi.

Quello che si chiede a Marotta è di prendere in considerazione quanto vale il brand Juventus in termini di marketing, Marotta deve valutare qual è in pay back della Juventus vincitrice della UCL o perlomeno di una Juventus che entra tra le prime quattro d’Europa, quando Marotta ci dice che dobbiamo pazientare, accettare ed essere felici che la Juventus  sia la squadra più forte d’Italia io sono in totale disaccordo con lui. Per aumentare le entrate, per aumentare i profitti e soprattutto per generare utili come faceva la Juventus di Giraudo e Moggi c’è solo una via percorribile ed è quella degli investimenti, perché investire oggi significa guadagnare domai, investire oggi significa attrezzare una squadra vincente nell’immediato che nel breve termine possa genere gli utili necessari per entrare e rimanere per lungo tempo nel gotha del calcio europeo e mondiale.

Marotta dovrebbe studiare i bilanci degli anni in cui alla guida della Juventus c’erano i due manager in assoluto più preparati del calcio Italiano, Giraudo e Moggi, in quegli anni ci si poteva permettere il lusso di vendere Zidane al Real ricavando delle plusvalenze da capogiro, investire in altri campioni e continuare a vincere. I Top Players ai tempi della Juventus di Moggi venivano a bussare alla porta di Corso Galfer e il Sig. Moggi imponeva le regole dalla trattativa, ricordate in certo Zlatan Ibrahimovic? Arrivò alla Juventus dall’Ajax a 23 anni, lo portò alla Juventus Mino Raiola, Ibra era un ragazzo di sicuro avvenire, chi lo consacrò Top Player fu la Juventus, ecco l’investimento! Non ci fosse stata Farsopoli e se non fossero mai arrivati alla Juventus Cobolli, Blanc e Secco, il destino di Ibra probabilmente sarebbe stato molto simile a quello di Zidane.

Moggi e Giraudo però sono stati travolti dallo tsunami di Farsopoli e oggi a distanza di tredici anni Beppe Marotta con le sue dichiarazioni aggiunge un altro tassello del “grande inganno”, Marotta dice che non ci sono i soldi per investimenti consistenti, io mi domando a che serve la Proprietà? Perché Exor non esige che il buon Beppe prepari un Business Plan per il rilancio della Juventus sia come squadra che come brand, perché la proprietà non si siede ad un tavolo con Andrea Agnelli e Beppe Marotta per pianificare un futuro prossimo di vittorie in Europa, perché la proprietà non esige a Andrea Agnelli e a Beppe Marotta di ritornare alla situazione pre Farsopoi, ossia ritornare ad essere una Società vincente sia sul campi di Calcio di tutto il mondo sia negli aspetti finanziari? Mi sorge un dubbio, che il “progetto”, che credevamo ormai un ricordo sia ancora ben attivo e che quei personaggi come John Jacob Elkann ed il suo entourage siano ancora ben attivi per evitare che la Juventus torni ad essere veramente grande. Marotta non è Moggi, non gli assomiglia nemmeno lontanamente però a Juventus di oggi avrebbe bisogno, più di quella per 2006, un Luciano Moggi, la Juventus di oggi ha disperatamente bisogno di un professionista come Luciano Moggi per risalire la china e per aiutare il Presidente Andrea Agnelli a prendere sempre più forza.

Il calcio italiano è un malato grave dove al suo capezzale si aggirano “medici” che non fanno altro che peggiorare il suo stato di salute, fino a che chi dovrebbe curarlo e rimetterlo in salute continueranno ad essere personaggi come Abete, Beretta, Moratti, Galliani, Cellino, Preziosi, Lotito, Pulvirenti per non parlare di opinionisti come Cucci, Zazzeroni, Variale, Di Paola etc. non ci saranno speranze. Andrea Agnelli potrebbe essere il nuovo che avanza però Andrea come abbiamo visto prima deve impegnarsi duramente sul fronte interno. Per questo non accetto le posizioni di Marotta, Marotta dovrebbe essere, come fu a suo tempo Moggi, la persona della svolta colui che con un piano realistico ma coraggioso rompa l’inerzia del sistema e senza curarsi della situazione che gli sta intorno costruisca la Juventus vincente in Italia ed in Europa, questo è quello che mi aspetto da Marotta o Marotta si trasforma nel Top Manager che ha le capacità, la professionalità e la forza per costruire una Grande Juventus bene;  se però Marotta seguita  fare il ragioniere ad essere l’AD che vuole fare la nozze con i fichi secchi e si accontenta di vincere gli Scudetti non ci serve, se continua a portare avanti le idee espresse oggi  mi dispiace però Marotta non è da Juventus.

Juventus per sempre sarà!

Massimo Sottosanti

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