“E’ un momento in cui bisogna lavorare con quello che si può. I campioni ce li comprano, noi facciamo difficoltà a comprare i campioni delle altre squadre, che per di più non vengono, preferiscono andare in Germania, in Inghilterra, in Spagna. Quindi, bisogna avere l’umiltà di capire che è un momento in cui bisogna lavorare a testa bassa e cercare di arrivare ai livelli dove eravamo. Io in questo momento non vedo prospettive di vittoria per una squadra italiana da qui per parecchi in Champions League. Per nessuna squadra italiana“. (A. Conte)
Insomma, quello che oggi trovo (anche) su Panorama.it http://sport.panorama.it/calcio/La-lezione-del-Bayern-alla-Juve-e-al-calcio-italiano?utm_source=twitter&utm_medium=social&utm_campaign=tweet
Pur stimando molto l’autore dell’articolo, sono in totale disaccordo, numeri compresi (che messi così sono, secondo me, fuorvianti. Capita). Quello che manca alla Juve per competere non sono né le competenze, né le capacità manageriali, né il blasone o la tradizione, insomma, (quasi) niente a livello sportivo: quello che manca alla Juve sono i soldi per comprare e trattenere i campioni (Cioè “quasi tutto”).
Siccome la mia opinione vale quel che vale, stavolta passo ai numeri.
Cominciamo a sfatare il mito che la Juve vincesse “facendo le nozze coi fichi secchi”.
Nel 2005/06, la corazzata di Moggi&Giraudo aveva un monte ingaggi pari a 136.1 ml, contro i 137.8 del Milan e i 141.7 dell’Inter. Spendeva il 4% in meno dell’Inter…
La spesa di quella stessa stagione, comprensiva di ammortamenti dei giocatori e quant’altro, per queste tre squadre fu: 254,6 ml per la Juve, 230 ml il Milan, 368 ml l’Inter. Forse sono i 368 ml spesi dall’Inter che hanno generato al leggenda… Già… Peccato che il bilancio dell’Inter quell’anno sia… “drogato” (non mi veniva altro termine). Nel 2006, tramite una cessione infra gruppo, l’Inter realizzò la fantasmagorica plusvalenza di 159.9 ml per la vendita a se stessa del suo marchio. Contestualmente, procedette ad un’ingente svalutazione del valore dei calciatori per 111.8 ml di € (Qui trovate tutto sulla storia del marchio Inter http://ju29ro.com/altri-scandali/126-il-bilancio-sfondato-dellinter.html ). Se ripuliamo il bilancio da queste due voci straordinarie, la spesa dell’Inter si riduce ad un “normale” 256.2 ml di €: la Juve spese “ben” lo 0,6% in meno.
La Juve chiuse il bilancio 2005/06 con un passivo di -36.48 ml, che si aggiunsero ai -3.016 dell’anno prima e ai -18.459 del 2003/04 (fonte, Comunicati price sensitive Juventus FC). Totale: -57.955 in 3 anni.
Ora, a meno che i numeri comunicati da queste società non siano completamente falsi, possiamo concludere che 1) la Juve non spendeva affatto meno degli altri; “meglio” si, ma non “meno” 2) negli ultimi anni, anche la splendida gestione Moggi&Giraudo faticava a tenere il passo con la concorrenza e si trovò a spendere più del dovuto, passando dal “nero” al “rosso” in bilancio.
E veniamo alla Champions. Le conclusioni da me argomentate nel precedente articolo, basate sull’analisi dei principali campionati europei, mi portavano a stabilire una fortissima correlazione diretta tra “spesa per ingaggi” e “vittorie” (quello che sostiene anche Conte): vale anche per la UCL?
UCL 2012/13: 3 delle 4 semi finaliste (Real, Barcellona e Bayern) sono le prime 3 “top ricavi” nella Deloitte Football Money League 2013. La 4^ (il Man. United) è stata eliminata dalla prima. Vediamo come finirà.
UCL 2011/12: stessa cosa di quest’anno, col Chelsea come quarta semifinalista (Chelsea 6^ nella classifica Deloitte 2012). Chelsea vincitore.
UCL 2010/11: Barcellona, Real, Man. United, con lo Schalke 04 come quarta forza le semi finaliste. Indovinate? Le prime 3 della Deloitte Football Money League 2011 sono sempre quelle. Barcellona vincente.
UCL 2009/10: Inter, Barcellona, Bayern M. e O. Lione. Qui abbiamo l’Inter (poi vincitrice) che “sparametra”; non di molto, ma è solo 9^ nella classifica Deloitte.
Bene, cosa succede se andiamo a vedere il monte ingaggi? Andiamo indietro fino alla UCL 2006/07, l’ultima prima che Calciopoli cambiasse definitivamente gli scenari in Italia, e vediamo quanto spendeva per salari la vincente della competizione, messa a confronto con Real e Barcellona, al top nei ricavi e nelle spese da anni (differenza espressa in %. Il cambio £/€ per comodità lo farò a 1,20).
UCL 2006/07: Real 167 ml; Barcellona 154 ml; Milan (vincitrice) 166.1 ml. Delta: -0,5%
UCL 2007/08: Real 167; Barcellona 168; Man. United (vincitrice) 145.2 ml. Delta: -15.7%
UCL 2008/09: Real 187; Barcellona 201 (vincitrice); Man. United (sconfitto) 147.6 ml. Delta: 0%
UCL 2009/10: Real 192; Barcellona 235; Inter (vincitrice)234 ml. Delta: -0,4% (Nota: l’Inter quell’anno spese tra tutto qualcosa come 382.3 ml di € per aggiudicarsi la Coppa (!), vicina ai livelli di Real (436.9) e Barcellona (428.4) ma con ricavi “strutturali” dimezzati! Ha potuto spendere quella cifra senza sfondare il già non florido bilancio, senza portare poi i libri in tribunale, grazie all’ingente plusvalenza ottenuta dalla vendita di Ibra al Barcellona; sappiamo tutti “come” Ibra passò all’Inter per un tozzo di pane. Considerando che l’Inter ha chiuso il bilancio 2011/12 con ricavi complessivi pari a 235.7 ml e che il prossimo bilancio chiuderà a stento a 180 ml, potete ben comprendere lo sforzo economico prodotto da Moratti per “comprarsi” la Champions!)
UCL 2010/11: Real 216; Barcellona (vincitrice) 241; Man. United (sconfitto) 183.6 ml. Delta: 0%
UCL 2011/12: Real 234; Barcellona 233; Chelsea (vincitore) 201.6 ml (stima basata sull’anno precedente, stesso importo). Delta: -16%
Ora, a meno che anche la matematica sia diventata un opinione, da quando il calcio è diventato un business ed ha avuto un incremento accelerato dei ricavi (e dei costi annessi), la UCL è SEMPRE andata a squadre la cui spesa per stipendi non era inferiore di più del 20% rispetto alla più spendacciona.
A meno di clamorose sorprese (sotto forma di B. Dortmund, che in campionato viaggia a “soli” 20 punti dal Bayern, fresco vincitore dello scudetto), anche quest’anno non farà eccezione.
Per la cronaca, il Bayern Monaco, per costruire la squadra che è oggi, ha complessivamente speso “solo” 291.2 ml nel 2009/10, 312 ml nel 2010/11 e 355,2 nel 2011/12: un miliardino mal contato. La Juve, nello stesso triennio, 580 ml circa.
Se guardiamo i ricavi e la spesa, la Juve è in tutto e per tutto paragonabile al B. Dortmund. Loro si sono qualificati a spese del Malaga (tralasciando “come” si sono qualificati, chi se la sente di dire che con il Malaga non ce la saremmo giocata alla grande?), però in campionato sono a -20 dal Bayern già campione ed hanno subito 34 reti contro le 13 (!) del Bayern. Poi oh, “la palla è rotonda” e “nel calcio non si può mai dire” (infatti all’andata in campionato il Dortmund ha fatto 1-1 col Bayern); in fondo, anche noi abbiamo perso in casa contro una squadra che oggi si trova a -21, ma a nessuno sano di cervello viene in mente di dire che “quelli” sono forti “quasi” come noi: troviamo pure mille giustificazioni tecnico/tattiche/atletiche/personalità per ieri sera , sta di fatto che i rapporti di forza sono questi.
Ah, quasi dimenticavo!!! E la spesa Juve per il personale? Tutto il personale, compresi gli steward dello Stadium? 150 ml.
Il Delta dal Bayern? -56%…
Insomma, la colpa, se si può parlare di colpa, di questi tempi è sempre e solo dello spread!
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