L’insostenibile leggerezza di “vendere”

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Storie di un mercato alla ricerca di liquidità 

Chi si meraviglia del mercato che sta portando avanti la Juventus evidentemente ha la memoria molto corta visto che tra le prime cose evidenziate  da Giuntoli al momento del suo “insediamento “ a Torino era quella di rendere la squadra competitiva e sostenibile 

E la strada per la sostenibilità ha due vie: monetizzare con i giovani o vendere i giocatori migliori che si hanno perché sono gli unici che possono aver mercato e interessare possibili acquirenti.

Così il messaggio dato è stato, nessuno è intoccabile, dobbiamo mettere in conto che la linea societaria è considerare ogni offerta. Così anche il figliol prodigo Vlahovic è sacrificabile, ma non per questo svendibile. La trattativa infatti si è arenata sulle evidenti richieste della Juve, ferma finalmente mi verrebbe da dire come non accadeva da diverso tempo, nel voler monetizzare da una cessione così importante.

Cosa bisogna fare allora per racimolare quei 110/120 milioni essenziali per la sostenibilità finanziaria della società? Vendere esuberi, acquistare giovani con stipendi decisamente più alla portata e cedere anche a malincuore giocatori che ad oggi non sono ritenuti pronti, o almeno non più di altri

Si parte con Zakaria, da cui si recupererenna 20 milioni + 5% sulla futura rivendita, e ditemi se è poco per un esubero fuori praticamente tutto lo scorso anno dal progetto tecnico del Chelsea, passando per De Winter (8 mln + 2 di bonus), Ake (prestito con diritto di riscatto e controriscatto), Pellegrini e Rovella, senza dimenticare i giovani Turco e Dallavalle che comunque hanno portato in cassa circa 8 milioni.

Passiamo alla nota dolente Rovella analizzando i fatti: nell'ultima stagione al netto di due mesi out per infortunio ha mostrato sprazzi di talento interessanti davvero ma come detto ieri nel nostro precedente post, non è certo scontato che il ragazzo volesse far parte del progetto tecnico magari vedendo diversi giocatori nel suo stesso ruolo e una sola competizione da giocare. 

La valutazione la si vedrà, quel che è certo che a farla è il mercato e se dovesse finire alla Lazio per 21 milioni, come si legge, più il 20% sulla prossima rivendita, a me pare una valutazione in linea con l'esigenza della Juventus di monetizzare su un giocatore non certo importante nel progetto e quella di sostituirlo con un altro magari da far crescere dietro i titolari.

C'è da ricordare che in rosa la Juventus ha ad ora Pogba, McKennie, Locatelli, Fagioli, Rabiot, oltre a Nicolussi Caviglia che potrebbe restare e si parla di una ricerca in quella posizione di un altro giocatore (Thuram o Diarra)

Il quadro è questo: c'è da soffirre fino a fine mercato, perchè per me con vlahovic non possiamo certo dormire sonni tranquilli, ma diversamente da altri anni vedo una società capace di vendere senza svendere e che ha un'idea alle spalle che sta portando avanti per perseguire i suoi obiettivi finanziari e sul campo.


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